June 23, 2011

Review "The Old Prophecy Of Winterland" in Suoni Distorti (Italian)



Here is the link to the review: http://suonidistorti.blogspot.com/2011/06/frozen-dawn-old-prophecy-of-winterland.html

A distanza di un paio di giorni mi ritrovo a parlar nuovamente dei Frozen Dawn. L'act Black Metal proveniente da Madrid, che si presenta quest'anno con l'album di debutto 'The Old Prophecy Of Winterland', che se
ricorderete fu anticipato, appunto, dal singolo 'Cold Souls' che recensii due giorni or sono. Su questo lavoro troviamo, di fatto, due song 'Cold Souls' e 'Through The Gates Of Hate' e la cover dei Satyricon 'Fuel For Hatred', già presenti nel singolo. L'album si presenta, come già anticipatoci dalla band nel precedente lavoro, con sonorità glaciali e nello stesso tempo avvolgenti, senza disprezzare riff affilati come rasoi pronti a fendere colpi senza riguardo per nessuno. Già dall'intro 'Cold Winds' la band parte all'attacco senza alcuni fornzoli, miscelando in modo equilibrato melodia ed aggressività. Non aspettatevi un classico album del metallo nero come tanti, poichè i nostri, seppur propongano aloni oscuri di matrice nord europea come altri, riescono a rendere personale la propria proposta. La prima traccia 'Black Spells' inizia con un riff degno dei migliori esempi norvegesi e porta avanti quasi tutto il pezzo. Ritengo che tra gli ascolti di questi musicisti ci siano principalmente band come Satyricon, Dissection ed Immortal. Ma nella parte cantata mi è sembrato di scorgere una certa vena Carpatnian Forest-iana..... I nostri riescono ad inserire in ogni parte, in modo sensato varie tempistiche, parti cadenzate, galoppate con un flavour mistico e sferragliate dirette e senza compromessi. Avanzando nell'ascolto si arriva ad episodi validissimi ed avvincenti come 'Through The Gates Of Hate' di cui vi parlai in occasione del singolo uscito l'anno scorso, ma ci tengo a ripetere la bellezza ed il fascino del pezzo! 'Calm Before The Storm' che riuscirà di sicuro a farvi rabbrividire con la sua proposta cadenzata ed oscura per arrivare a 'Winds Form The North', che rappresenta in pieno quanto esplicato dal titolo, una vento gelido proveniente dal nord che saprà farsi apprezzare da tutti gli amanti del verbo nero. Il lavoro dietro le pelli è davvero ben composto, presentando precisione e senza celare in alcuni momenti la tecnica di cui dispone il drummer. E parole di complimento vanno anche alle chitarre ed al basso che dettano le linee guida senza mai cedere o perdere colpi. Ma gli animi si placano e le atmosfere si incupiscono donando una particolare aurea maledetta arrivando a 'Frozen Dawn' per riprendersi con l'aggressione sonora della title-track; un pezzo articolato e ben composto. A conclusione la cover dei Satyricon di cui sopra, proposta molto bene, seppur ripeto, l'originale è sempre l'originale. Su tutto ciò la voce del frontman si innalza con tragica (in senso positivo) e malata attitudine. La produzione è pulita ma non toglie al lavoro quel senso di grezzume che tanto dona fascino a certe situazioni sonore. Di sicuro un album che seppur proponga pezzi sulla falsa riga già proposti da migliaia di altre band, lo fa in maniera un pò più fresca e personale, mantenendo la band distaccata dalla folla di fotocopie sonore che affollano il mondo. Ho davvero ottime speranze per il loro prossimo album.......intanto godetevi questo!

A cura di Francesco ChiodoMetallico